lunedì 14 gennaio 2008

Guida galattica per gli autostoppisti

Alle otto di mattina di giovedì Arthur non si sentiva molto bene.
Si svegliò e, tutto intontito, si alzò e si mise a vagare per la camera da letto: aprì la finestra, vide un bulldozer, infilò le ciabatte e con passo pesante andò in bagno a lavarsi.
Mise il dentifricio sullo spazzolino, si lavò i denti, eccetera eccetera. Lo specchio che usava per farsi la barba era fuori posto e rifletteva il soffitto. Arhtur lo risistemò, e nel farlo vi vide riflesso per un attimo un secondo bulldozer, al di là della finestra del bagno. Sistemato lo specchio, Arthur si fece la barba, poi si sciaquò e andò in cucina a cercare qualcosa da mettere sotto i denti. Riempì la cuccuma d'acqua, aprì il frigorifero, prese il latte, il caffè, e sbadigliò.
La parola bulldozer vagò nella sua mente per un attimo, alla ricerca di eventuali collegamenti.
Il bulldozer che si vedeva dalla finestra della cucina era particolarmente grande.
Arthur lo fissò.
"Giallo" pensò. E tornò in camera da letto per vestirsi.


Questo è la parte iniziale di quel piccolo gioiellino che è la "Guida galattica per autostoppisti" (in inglese "The Hitchinker's Guide to the Galaxy", 1979, Douglas Adams). Un libro ai confini del surreale, che si legge in un botto, salvo poi volerlo rileggere per riuscire a memorizzare le parti più divertenti. Non può onestamente mancare nella vostra libreria.


Nel giorno in cui gli alieni attaccheranno la terra, io, probabilmente, prenderò ferie.

2 commenti:

Sulfrum ha detto...

Io prenderò delle arachidi salate e 2 pinte di birra...

Eritmas ha detto...

e ti porterai dietro un asciugamano ? :p