domenica 28 dicembre 2008

Piccole considerazioni sulla vita odierna

Vorrei aggiungere di un trentenne, non fosse che i trent'anni me li sento addosso forse solo fisicamente, mentre la mente resta quella di una volta, o forse è tornata ad esserlo da poco.

Rendersi sempre più conto, ogni giorno che passa, che le cose non vanno sempre come si vuole è strettamente necessario al nostro quieto vivere. Cercare di raddrizzarle può aver un senso se ne vale davvero la pena, in altri casi meglio lasciar correre: bisogna esser obbiettivi e saper valutare.

Mi piace sperare, ma più che sperare apprezzo realmente quando i tasselli entrano nel posto giusto. Salvo poi rendersi conto, una volta completato il mosaico, che non sempre è tutto come si voleva.

Non bisogna esser frettolosi, ma dobbiamo comunque saper cogliere quel che vien dato subito. Non capire, non aver inteso, temporeggiare.. cose inutili ai fini della nostra, e mi ripeto -nostra-, felicità. Dall'altro lato cercare di forzar le cose porta a inutili e prive di senso complicazioni. Se qualcosa non gira, non bisogna farla girare per forza. Inutile cercare di forzarla, e allora il temporeggiare diventa virtù valida finchè non si da troppo peso all'ingranaggio che non gira. Poi si rientra nel futile e nell'inutile, sempre ai fini della nostra felicità.

Ci regaliamo consolazioni. Ma dobbiamo essere in grado di saperci coccolare almeno in questo. Perchè se riusciamo a esser un minimo positivi potremo allungare il passo un giorno e permetterci quel qualcosa in più.

Mai rinunciare a niente. Mai. Se sappiamo che poi ci rimarrà la voglia, lasciar stare è la cosa peggiore che potremo fare.

Rendiamoci conto di cosa ci può far soccombere veramente. Evitarlo come la peste. Non facciamoci fregare dalla vita, tanto non serve a un cazzo farci fregare. Giriamoci attorno e ostiniamoci a voler evitare la negatività in una cosa. Riuscire in questo è fondamentale. Perchè può sembrar immaturo cercare di evitare i problemi se ci caschiamo nel mezzo. Evitarli a prescindere, consci del fatto che ci faranno male, è meglio. Non vuol dire rinunciare a qualcosa che ci piace, leggiamo bene. Vuol dire saper fare il proprio gioco fino al limite del sopportabile. Il capire dove sta il limite è una cosa che si impara solo con l'esperienza purtroppo.

Sorridiamo, perchè va bene così. E se siamo incazzati non perdiamoci troppo tempo. Perchè il tempo, me ne rendo sempre più conto, è prezioso come l'oro. Ogni tanto va bene, ogni tanto pensare fa bene. Ma facciamolo nei momenti giusti, magari quando non rischiamo di farci precludere altre strade. Perchè poi ce ne pentiremo sempre..

Non diventiamo banali, perchè la banalità è madre della noia. Cerchiamo di essere imprevedibili. La noia ci porta all'oblio, l'imprevedibilità è linfa vitale, nel bene o nel male che sia. E ci fa stare svegli, con le orecchie alzate nei confronti di quello che può accadere. E, come si diceva prima, dobbiam esser pronti a cogliere ogni piccolo attimo.

Tanti errori si commettono, anche nel seguire le poche note che ho scritto qui sopra. Ma l'importante è tenere bene a mente il quadro generale, perchè non è un errore il nostro problema, è il perseverare che ci fa stare male.

Buonanotte signori e signore, sono pochi appunti che voglio tenere per avere sempre bene in mente dove voglio arrivare. Mi andava di scriverli e tant'è che l'ho fatto. Si sa mai che un giorno riesca pure a seguirli..

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